Sulla base della matrice di parentela il gruppo di lavoro (Stefano Biffani, Giulio Pagnacco e Maria Grazia De Iorio) ha calcolato gli indici BLUP – ST per tutto l’archivio dal 2015 in poi. Complessivamente erano 394 dati per kg di miele, 246 per la docilità e 235 per il comportamento igienico. Gli indici genetici si definiscono EBV (Estimated Breeding Value).
Il modello, quello classico tedesco, include: media generale, effetti ambientali dell’anno, del apiario e dell’interazione tra questi due. Poi vengono gli effetti genetici delle operaie di una certa famiglia (effetto diretto sulla produzione) e della regina che guida quella famiglia (effetto materno), oltre all’effetto dell’errore. L’indice di una certa colonia è dato dalla somma dell’effetto diretto e materno di quella colonia.
Gli indici per i tre caratteri sono stati poi ponderati in un unico indice aggregato denominato IMEL in cui i pesi attribuiti ai tre caratteri rispecchiano le seguenti enfasi selettive: